La dieta Zona
Dimagrire o anche solo perdere qualche chilo è il desiderio di quasi tutti, ma per farlo è necessario non improvvisare e seguire un regime dietetico in grado di dare risultati concreti.
Tra questi molto seguita è la dieta zona elaborata dal biochimico statunitense Barry Sears che da molti è considerata utile anche in caso di diabete.
Il segreto della dieta zona è nel rapporto tra macro-nutrienti cioè carboidrati, grassi e proteine assunti ad ogni pasto.
In base alla teoria di Sears affinché vi sia dimagrimento è necessario che ci sia armonia nella produzione ormonale in modo che il metabolismo sia ottimizzato, gli ormoni coinvolti appartengono al gruppo degli eicosanoidi e di principale importanza tra questi sono l'insulina e il glucagone.
L'insulina è responsabile dell'accumulo di grassi all'interno del tessuto adiposo e di conseguenza porta ad ingrassare, mentre il glucacone è un antagonista dell'insulina e quindi ostacola l'accumulo di grassi e stimola l'uso di quelli immagazzinati.
Partendo da questo principio la dieta zona sfrutta il fatto che le proteine stimolano sia la produzione di insulina, sia la produzione di glucagone, i carboidrati stimolano maggiormente la produzione di insulina e i grassi invece comportano una scarsa produzione di insulina.
Secondo Bears è possibile regolare l'uso di tali elementi nutritivi in modo che ci sia ad ogni pasto equilibrio tra insulina e glucagone, ciò dovrebbe portare ad un dimagrimento.
Per dimagrire è necessario tenere il livello di insulina entro una "zona" o livello ben definito, in questo modo il metabolismo funziona meglio e quindi non si acquista peso e si riduce il grasso accumulato.
In base ai calcoli di Bears l'apporto nutritivo dovrebbe derivare al 40% da carboidrati, al 30% da proteine e al 30% di grassi.
Per poter funzionare bene la dieta zona deve essere accompagnata anche da attività fisica regolare.
Affinché la dieta zona abbia successo nell'arco della giornata devono essere distribuiti tre pasti principali e un paio di spuntini, tutti i pasti, compresi gli spuntini, devono rispettare le proporzioni viste (40-30-30).
Per avere una buona dieta zona, in ogni pasto devono essere presenti frutta e verdura in modo abbondante, evitando patate, barbabietole, carote cotte, cachi, banane, cioè alimenti ad alta presenza di zuccheri che portano ad un aumento della glicemia e quindi stimolano la produzione di insulina.
Proprio per l'elevata presenza di zuccheri è bene anche evitare l'assunzione di cereali raffinati come pane e pasta, preferendo cibi integrali.
Come visto all'interno della dieta zona devono essere presenti anche i grassi e devono essere preferiti gli omega 3 di cui è ricco il pesce azzurro, come le sardine, ma anche salmone, crostacei, tonno.
Contengono omega 3 anche la frutta secca, come le mandorle e le noci, l'olio di semi di lino e il tofu.
Gli omega 3 sono importanti anche perché riducono i livelli di colesterolo cattivo.
Per condire è necessario usare l'olio di oliva.
Per quanto invece riguarda le proteine, esse devono essere assimilate soprattutto attraverso alimenti poveri di grassi di origine animale, in particolare è consigliato l'uso della bresaola evitando tutti gli altri insaccati, del pesce (tonno, salmone, crostacei), carni bianche, albume d'uovo, latticini poveri di grassi e proteine in polvere. Devono essere evitate le carni particolarmente grasse, il tuorlo dell'uovo, il latte intero, lo yogurt.
Infine per depurare l'organismo è necessario bere almeno due litri di acqua al giorno.
In base agli studi condotti sulla dieta zona i vantaggi non sono immediati, cioè non si può pensare in qualche giorno di essere pronti per la prova costume, gli stessi iniziano ad essere evidenti dopo circa 20 giorni.
Gli effetti sono una riduzione della massa grassa ed un maggiore facilità di avere massa magra che si trasforma in muscoli, specialmente nel caso in cui si ha un allenamento sostenuto.
Ciò permette di avere un fisico più tonico e di ridurre anche la cellulite.
Realizzare da soli una dieta zona può essere difficile per questo è consigliato rivolgersi ad un medico che può aiutare a creare dei blocchi che rispettino l'equilibrio 40-30-30 previsto per la dieta zona.
Se per un pasto si esce fuori dalle percentuali viste non si perde tutto il lavoro fatto, ma già dal successivo è necessario rispettare la "zona".
Maria Teresa
Questo articolo è stato scritto da Maria Teresa
Ho sempre lavorato nel commercio perché adoro il contatto con la gente, mi piace conoscerla e se possibile confrontarmi con chiunque abbia voglia di farlo perché penso ci sia sempre qualcosa da imparare. Amo mangiare qualsiasi cosa sia commestibile e stia in un piatto, e questo nella mia vita mi ha sempre creato più di qualche problema di linea togliendomi quella serenità e sicurezza necessaria per dire di stare veramente bene: ecco perché negli ultimi cinque anni ho continuato a leggere e ad istruirmi su tutto ciò che riguardava l’alimentazione; questo insieme ad una buona dose di sport hanno cominciato a modificare il mio stile di vita. Ma è grazie alla mia curiosità che due anni fa sono riuscita a chiudere il cerchio con la dieta Tisanoreica di Gianluca Mech: la prima volta che trovavo un valido alleato per togliere quei centimetri dove nessuna dieta provata prima li aveva tolti. Ecco perché ora ho deciso di aprire un Centro Intisanoreica, convinta di quanto possa realmente fare questo sistema se applicato fedelmente. Io qui,ci metto la faccia!