Il Peso Giusto

Fare la dieta a Varese: perdere peso un percorso di gruppo

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Fare la dieta a Varese: perdere peso un percorso di gruppo

Se volete sapere qual è il segreto per perdere peso e mantenere l’obbiettivo raggiunto vi direi : “non pensarci!”. Sì, perché più ci pensiamo più le difficoltà saranno enormi e l’abbandono una certezza. Molti leggendo questo penseranno che io non sappia cosa dire e che mi sono persa in un mare di frottole, non è così vi assicuro e ho le idee molto chiare su quello che vi sto dicendo. E’ un dato di fatto che quando si intraprende una dieta la prima cosa che abbiamo in testa ogni minuto è il cibo, quello che non possiamo mangiare naturalmente, e questo perché in realtà il desiderio di dimagrire passa attraverso l ‘insoddisfazione della nostra immagine non da un ragionamento ad ampio spettro sul perché siamo ingrassati e come è ora la nostra vita. Quello che succede (e io lo so molto bene da ex cicciottella) è desiderare un’immagine diversa senza capire per chi, o per cosa valga davvero la pena di privarsi del cibo e di cambiare radicalmente le nostre care abitudini.
Il primo passo davvero importante è comprendere perché ingrassiamo poiché ciò che il nostro corpo immagazzina non è il cibo che utilizza per funzionare, ma quello in eccesso, per l’atavico ricordo dei tempi di carestia passati.
E perché mangiamo troppo? Per colmare i vuoti, non di stomaco ma di mente, che per certi versi coincidono.
Ecco il passaggio importante che deve precedere l’inizio di un regime alimentare sano e corretto. Dobbiamo modificare qualcosa di importante, ovvero ricerchiamo la soddisfazione prima, attraverso ciò che siamo, che sappiamo fare e quindi essere, riscopriamo le nostre peculiarità e i nostri talenti che ci sono, ma sono sopiti da pensieri che riguardano il nostro corpo oggi con la conseguenza di portarci verso il cibo, così buono e che da’ un piacere immediato, guarda caso quel cibo che dovrebbe essere il piacere solo di trasgressioni occasionali che è giusto ci siano.
Circolo inesorabile e vizioso. Ma uscirne si può, a patto che si riconosca il nostro bisogno di amore, di relazioni, di amicizia di liberare creatività di essere ciò che realmente siamo, attraverso la socialità i legami la famiglia e anche l’amore verso gli altri. Allora tutto si ridimensiona, le nostre insoddisfazioni diventano parte di un disegno che accettiamo, perché siamo più consapevoli del nostro ruolo nel mondo, sappiamo qual è il nostro scopo : e chi ci sta intorno riconosce il nostro essere come unico e vero, questa definitiva consapevolezza naturalmente ci farà pensare al cibo come a qualcosa da utilizzare, di indispensabile per vivere bene, un piacere, ma non il solo.
Quindi anche la sua ricerca sarà equilibrata tra bisogno e godimento. Ma ciò che si sottovaluta spesso è il senso di solitudine di chi vuole dimagrire, come fosse una battaglia contro se stessi, pronti a sofferenze che ci impediscono poi di concludere il nostro cammino verso il peso giusto. Ecco perché animata da questi pensieri ho riunito i miei clienti un pomeriggio qui al centro e la cosa che ho notato è stata quanto, al di là del motivo per cui erano intervenuti, fossero desiderosi di scambiarsi opinioni e pensieri su come stavano durante la dieta e come si sentivano ora. Si, il gruppo aiuta a sentirsi più forti, d’altronde lo vediamo anche in ambiti diversi come le squadre, i team aziendali, le associazioni benefiche.. qualsiasi risultato positivo passa attraverso la sinergia fra le persone e lo scambio da’ sicurezza e rianima se ce n’è bisogno.
Quindi il 2013 sarà un anno all’insegna del gruppo dello stare uniti e condividere per crescere migliorare attraverso il confronto. Come certi gruppi di terapia medico-psicologica? Per certi versi si, perché modificare un modo errato di alimentarsi può essere altrettanto difficile e problematico come liberarsi di altre abitudini ben più dannose, e passa sicuramente attraverso un lavoro di introspezione e di dialogo con chi è come noi e ci può comprendere. Il tutto però condito da serate dove si parlerà dei diversi aspetti del wellness con esperti del settore, e perché no anche da situazioni create da professionisti di vari campi, dall’arte alla letteratura, cucina, moda, e tanto altro ancora. Ma ciò che più sarebbe bello realizzare è una sorta di palco dove ogni cliente possa mostrare uno dei suoi talenti per essere in mostra per ciò che è in profondità, per offrire ad altri conoscenza e divertimento e dimenticarsi così che sta facendo una dieta, che è giudicato unicamente per il suo aspetto, così da desiderare ardentemente di migliorarsi e di sentirlo non come un castigo ma come un regalo a se stesso, alla sua salute, ma cosa più importante alla sua autostima.

Maria Teresa

Questo articolo è stato scritto da Maria Teresa

Maria Teresa

Ho sempre lavorato nel commercio perché adoro il contatto con la gente, mi piace conoscerla e se possibile confrontarmi con chiunque abbia voglia di farlo perché penso ci sia sempre qualcosa da imparare. Amo mangiare qualsiasi cosa sia commestibile e stia in un piatto, e questo nella mia vita mi ha sempre creato più di qualche problema di linea togliendomi quella serenità e sicurezza necessaria per dire di stare veramente bene: ecco perché negli ultimi cinque anni ho continuato a leggere e ad istruirmi su tutto ciò che riguardava l’alimentazione; questo insieme ad una buona dose di sport hanno cominciato a modificare il mio stile di vita. Ma è grazie alla mia curiosità che due anni fa sono riuscita a chiudere il cerchio con la dieta Tisanoreica di Gianluca Mech: la prima volta che trovavo un valido alleato per togliere quei centimetri dove nessuna dieta provata prima li aveva tolti. Ecco perché ora ho deciso di aprire un Centro Intisanoreica, convinta di quanto possa realmente fare questo sistema se applicato fedelmente. Io qui,ci metto la faccia!