La dieta iperproteica fra pro e contro

Perché scegliere la dieta iperproteica? Quali sono i suoi vantaggi e come prevenire invece gli effetti collaterali? Meglio sceglierla come cura dimagrante o per una migliore azione muscolare? Risposte prudenti alle domande più legittime saranno il primo obiettivo di questo nostro breve articolo per un eventuale, nuovo e ben applicato impegno nutrizionale.
 

1. Se le proteine sono un vantaggio

La dieta iperproteica è un regime alimentare basato sull'aumento esponenziale delle proteine in riduzione di carboidrati e, in dosi più marginali, dei grassi. Iper-proteico è sinonimo di super-risultato in termini di tempo e, come dimostrato dalla dieta Dunkan, una corretta nutrizione low-carb può portare a un massimo dimagrimento di 6 chili in un mese grazie alle sue fonti energetiche a lento impiego.
Inoltre, prevedendo frazioni piuttosto consistenti di carne bianca, carni rosse e pesce, la dieta iperproteica ha il nettissimo vantaggio sulle altre di limitare al minimo il senso di fame (i valori proteici sono macronutrienti "ubiquitari" negli alimenti) e permette di mangiare di più per ottenere i migliori risultati.
Non bastasse, una dieta iperproteica accompagnata a un'intensa attività fisica ha effetti immediati e pressoché impareggiabili sulla riduzione, anzi, sull'eliminazione dalla massa grassa e sullo smaltimento dei liquidi corporei, strutturando perfettamente la frazione magra dell'organismo.
Per questo, se associata a un aumento controllato dei carboidrati e dei grassi, la dieta iperproteica si presta, oltre al dimagramento, all'incremento della massa corporea.

2. Proteine sì, ma anche delle controindicazioni
 

Proprio in merito all'allenamento fisico, diciamo già che la dieta iperproteica non è indicata in assenza di attività aerobica (dimagrimento) o anaerobica (potenziamento muscolare) perché senza sport sarebbe nocivo aumentare il coefficiente di proteine nella cura fino al doppio (e non oltre!) di quello indicato dai LARN (Livelli di Assunzione Raccomandata Nutrienti per la popolazione italiana).
Previa carenza di malassorbimento infatti, il rischio di una dieta iperproteica prolungata è l'eccessivo affaticamento del fegato e dei reni, che significa escrezione urinaria del calcio ematico e osseo.
Inoltre, il consumo elevato di carni (specie se rosse) aumenta il colesterolo nel sangue e l'eccedenza di proteine ha come disturbi la stanchezza, la costipazione e l'alitosi.
Infine, la dieta iperproteica è anche un regime alimentare potenzialmente acido, che favorisce l'abbassamento del pH sanguigno e necessita l'intervento dei sistemi tampone organici.

 

3. Per una corretta integrazione alimentare
 

Cosa sono i tamponi organici? L'acqua, gli integratori di magnesio e sali minerali contro la disidratazione, gli integratori di amminoacidi essenziali (dimagrimento) o ramificati (potenziamento muscolare) contro il sovraccarico epatico e renale, l'assunzione regolare di vitamine idrosolubili e di tisane per depurare il fegato.
Un importante consiglio finale?
A differenza di una dieta proteica normocalorica di mantenimento, le cure proteiche ipocaloriche (dimagrimento) o ipercaloriche non dovrebbero durare per più di qualche settimana nel primo caso o qualche mese in termini di miglioramento della massa muscolare.
Sarà così il tempo a decidere la più opportuna soluzione di compromesso per un'esatta praticabilità del regime alimentare.

Gavi