Dieta e pasta: quanta e come?

Da buoni italiani sappiamo quanto è importante la pasta nella nostra dieta: fa parte della nostra tradizione mangiarne almeno un piatto al giorno, cosa che stupisce non poco gli stranieri che non hanno le nostre stesse abitudini.
Ma la pasta, quella classica realizzata con farina bianca, è la regina dei carboidrati, principale fonte di energia per l'organismo ma, se consumata in dosi eccessive, fa ingrassare.
Non a caso è uno dei primi alimenti che viene eliminato dalla diete sotto prescrizione di medici o nutrizionisti. La pasta più comune, quella secca industriale, contiene circa 360 calorie ogni 100 gr ma, quello che fa lievitare l’apporto calorico di un piatto di pasta è il condimento.
Nella dieta mediterranea, che tutti conosciamo, la pasta è contemplata, ma al contrario di ciò che si crede non permette una perdita di peso considerevole e duratura.
In altre diete, come quella chetogenica di cui Tisanoreica ne è un chiaro esempio, la pasta è bandita nella fase intensiva: solo così è possibile perdere peso in tempi brevi.
Ma, proprio per le sostanze contenute nella pasta, questa, deve necessariamente essere reintegrata nella dieta dopo un certo periodo.
Ma, è possibile consumare pasta senza ingrassare: basta sapere come e  seguire alcune regole, così potrete godere di un bel piatto di spaghetti senza sentirvi in colpa.
Ma quanta pasta va mangiata e come? Non superate gli 80 gr di pasta al giorno, sufficienti a saziarvi; limitatevi a mangiarla solo una volta al giorno, preferibilmente a pranzo poiché la sera verrà smaltita con più difficoltà; consumate la pasta 2-3 volte alla settimana, magari la domenica quando si pranza in famiglia; scegliete gli spaghetti, poiché lunghi e sottili non trattengono troppo il condimento a differenza di altri formati come  farfalle, conchiglioni o fusilli; optate per un condimento leggero, con poco olio e senza soffriggere aglio o cipolla, magari con del pomodoro fresco e qualche foglia di basilico che sono ipocalorici ma danno gusto e sapore al piatto; cuocetela poco, la pasta al dente, infatti, è più digeribile di quella molto cotta; provate ad accompagnare la pasta alle zuppe di legumi, avrete un perfetto apporto di carboidrati e proteine.
Provate a fare una dieta cosiddetta dissociata, mangiate pasta a pranzo e secondo per cena, magari facendo seguire al piatto di rigatoni una porzione di verdure lesse o di insalata; scegliete la pasta realizzata con farine “alternative” come quella integrale o quella al mais o quella di riso, sono meno caloriche e altrettanto saporite. Seguendo queste poche regole, quindi, soprattutto, limitando le dosi e i condimenti della pasta, potrete inserirla nella vostra dieta con meno preoccupazioni per la vostra linea e senza rinunciare del tutto ad uno dei cibi più buoni del mondo!